Àbito

Sinossi

Àbito sono Olei e Caduto che vivono all’interno di una scultura, le pareti di casa loro.
Lui, Caduto, deve essere caduto dall’albero di ciliegie, quello che sta davanti casa.
Lei, Olei, nemmeno lei ricorda bene da dove venga e quante “lei” sia.
Forse sono i tuoi vicini di casa o quelli di cui si vocifera in paese, ma con cui nessuno ha mai parlato davvero.
Forse, ma non è importante.
Si, perchè in Àbito i panni sporchi si lavano dentro casa fino a stracciare la realtà con il sogno e la vita appare come un elefante nel salotto. Impossibile ignorarla. Impensabile spostarla con un semplice invito ad andarsene.

Ricerca artistica

Àbito è uno spettacolo teatrale che esplora le contraddizioni dell’esistenza umana da una prospettiva: la relazione d’amore tra un uomo e una donna.
Una relazione impregnata di ritualità domestiche in costante tensione tra la realtà concreta e il bisogno di trascendenza.
In Àbito il rito è una celebrazione del quotidiano.
Una pratica esistenziale. Una ricerca di senso. Domanda aperta, mai risposta.
Àbito è stato scritto, provato e messo in scena all’interno di un appartamento privato a Bergamo.
Per il nostro spazio teatrale al chiuso di Recanati (Recanati 59) è stato riallestito in una versione inedita site-specific.
Lo spettacolo viene presentato ogni mese per un numero limitato di spettatori con prenotazione obbligatoria.
A Giugno 2022 lo spettacolo partecipa alla XVIII edizione de il Giardino delle Esperidi Festival con un allestimento all'interno del quattrocentesco Palazzo Gambassi.

"Una dimostrazione di energia e carattere interpretativo che si riversa con forza sul pubblico"
(Walter Porcedda su gliStatiGenerali)


"Uno spettacolo prorompente"
(Vincenza Di Vita su Ateatro)

"La scenografia consiste quasi completamente in una struttura che è insieme cabina armadio, appartamento, confessionale, quinta teatrale, rifugio e tomba"
(Saul Stucchi su Alibionline)

"Una firma autoriale differente e creativa, che non può che lasciare una impronta del suo passaggio"
(Laura Sestini su The Black Cofee)


"Spettacolo denso, ma per certi aspetti claustrofobico, profondamente autentico"
(Ilaria Guidantoni su BeBeez)


"Hanno tutti e due un disperato bisogno di amore, ma si ostinano a combattere con tanto di guantoni da pugile"
(Raffaella Roversi su 2duerighe)

"Un interno, anzi un intimo quasi bergmaniano...Una coppia che, come sempre più spesso oggi, non ha risposte da dare o da cercare"
(Maria Dolores Pesce su Dramma.it)

Crediti

2021
di e con: Agnese Bocchi, Tobia Scarrocchia
abiti: Paul Harnden Shoemakers
cappelli e maschere: Ilariusss
architetto: Anacleto Sbaffi
fotografie: Filippo Luzi, Viola Trombetta
produzione: Bocchi/Scarrocchia Compagnia Teatrale
durata: 70 min.