Sinossi
Sin da piccola la grande domanda ha accompagnato i miei giochi prima e il mio modo di vedere il mondo poi.
“Chi ha il potere, la ragionevolezza, l’ardire, la giustezza di togliere la vita ad un’altra persona?”
Ricerca artistica
Con questa domanda si apre lo spettacolo LA CAPRA.
Uno spettacolo che nel suo svolgimento non cerca in alcun modo di rispondervi ma di mettere in luce le dinamiche sotterranee, ambivalenti e controverse insite nella domanda stessa, quelle della creazione del capro espiatorio.
Il bisogno di trovare un colpevole, una vittima sacrificale, infatti, è la storia più antica dell’uomo e si situa prima del mito, prima della religione, prima dei divieti e delle leggi. LA CAPRA è una tragedia contemporanea perché ci parla di ieri, di oggi e di domani.
Lo spettacolo si svolge nella natura, al tramonto, e fa un uso della luce naturale sapiente, scenico, scenografico e concretamente immersivo nel paesaggio.
Attraverso l’uso soppesato della parola e quello abbondante della danza (non danza), i movimenti coreografici dello spettacolo sono sviluppati intorno ad una drammaturgia frammentaria pensata per mettere lo spettatore nella posizione di interrogarsi. Perché il teatro non deve rispondere ma lasciarci nudi di fronte alle domande. E qualche volta, mostrarci l’invisibile.
A Luglio e Agosto 2022 lo spettacolo è stato presentato in anteprima nell'arena all'aperto di Recanati 59.
Il debutto nazionale è previsto per il 25 Giugno a "Il Giardino delle Esperidi Festival" 2023, con doppia replica all'alba e al tramonto.
Crediti






