2008 Si va a incominciare
2008
E’ il 2008 quando i volontari del gruppo “Scacciapensieri” dell’ass. “Piccoli Passi Per...”, che dal 1996 si occupa di salute mentale a Bergamo, decidono di dare vita ad un laboratorio teatrale rivolto ad utenti, familiari e volontari dell’associazione.
Il progetto viene affidato all’attrice, regista e counsellor Agnese Bocchi che i volontari conoscono per la sua decennale esperienza nella conduzione di laboratori teatrali in contesti di marginalità e disagio sociale.
Agnese coinvolge, per i primi due anni, anche Paolo Benini, psicologo e psicoterapeuta come sostegno alla conduzione del gruppo, in particolare nei momenti di feedback a fine prove.
Il laboratorio, infatti, si svolge il martedì dalle 15.00 alle 17.00 presso la sala teatrale S.Paolo a Bergamo e al termine delle prove viene istituito un momento conviviale di incontro e socializzazione durante il quale avviene il feedback in modo destrutturato.
Per i primi mesi, Agnese, conduce un lavoro di training fisico e attoriale attraverso esercizi relazionali, volti alla creazione di un clima di fiducia reciproco, di scambio, favorevole all’incontro e alla costruzione del gruppo.
Il metodo di lavoro della regista si fonda sulla volontà di non lavorare su di un testo scritto già esistente, affidando delle parti agli attori, ma di partire dalle persone che compongono il laboratorio. Partire da ciò che le persone portano. Come?
L’espediente drammaturgico è stato quello di far portare ad ogni partecipante un cassetto dalla propria casa. Nel cassetto può esserci una poesia, un ricordo, una canzone, un articolo di giornale, un sogno...qualsiasi cosa, purchè parli di sè. Unico vincolo: raccontarsi, senza usare la parola. Da subito c’è l’intento di valorizzare il paesaggio umano, la poesia dei corpi umani, danzanti, sofferenti a volte, attraverso lo sviluppo di una cifra espressiva legata al gesto, a quella che negli anni a venire diverrà la cifra espressiva della regista, la danza di non-danzatori. La non-danza.
Quell’anno va in scena presso il teatro dell’Oratorio di S.Paolo, “Si va a incominciare...” .
In scena sedici cassetti e sedici attrici che raccontano senza usare la parola, sedici storie.
